Questa è una settimana ideale per piazzarsi sul divano e consumare le batterie del telecomando (compratene una scorta, perché la tendenza continuerà per tutta la stagione). E non solo per il tempaccio. Ecco una miniguida alle nuove serie in arrivo e ai ritorni da non perdere nei prossimi giorni.
Lunedì 28 gennaio parte in prima serata su Italia 1 Transporter, la serie Tv di Luc Besson tratta dalla sua omonima saga d’azione cinematografica, che vedeva Jason Statham nei panni di un trasportatore di merci illegali famoso per le missioni impossibili e gli addominali a tartaruga da fare invidia a Tom Cruise. Anche il regista e produttore francese non ha resistito all’ormai sempre più diffuso richiamo del piccolo schermo, e così ha realizzato una serie in 12 episodi, di produzione franco-canadese, con Chris Vance nuovo aitante protagonista e Andrea Osvart sua partner sexy/tosta/genio del computer. Il budget si aggira intorno ai 40 milioni di dollari. Ne sarà valsa la pena? Lo scopriremo nei prossimi giorni.
Consigliata a chi: non perde una puntanta del reality sugli spericolati stunt di Jackass e ha colleziona tutti i dvd di Die Hard e Mission Impossible.
Il massimo dell’azione che potete aspettarvi in New Girl 2, la divertente serie Tv con Zooey Deschanel, che ricomincia il 29 gennaio su Fox, è una lavatrice che esplode perché qualcuno ha cercato di cucinarci dentro il tacchino del Ringraziamento o un misterioso padrone di casa che in realtà vuole un ménage à trois per dimenticare la moglie che l’ha scaricato o, perché no, un pericoloso allagamento causato dagli spruzzi di un water giapponese fuori controllo. Tutti ottimi motivi per guardare la seconda stagione della sit-com sulla sfigatissima ma inguaribile ottimista Jess Day e i suoi tre strambi coinquilini Nick, Schmidt e Winston.
Consigliata a chi: ha nostalgia di Friends (il tema dell’amicizia è centrale), poco tempo libero (una puntata dura solo 20 minuti) e bassa autostima (rifatevela con le figuracce dei protagonisti).
Se invece preferite un’agente della Cia disturbata ma geniale, un marine americano combattuto tra la fede nell’Islam e quella per la sua patria, una storia d’amore impossibile, un thriller a ritmo serrato in cui nessuno è chi dice di essere, dal 30 gennaio sintonizzatevi su Fox, perché arriva Homeland 2. La serie tv di Showtime con Claire Danes e Damian Lewis si è confermata come uno dei migliori prodotti della scorsa stagione, non a caso ha dominato gli ultimi Golden Globe vincendo nelle categorie di miglior serie drama, attrice e attore protagonista, tutti premi meritatissimi.
Consigliata a chi: ama la suspense anche fuori dall’orario di lavoro, segue la politica americana, ha un debole per Obama (il presidente non se ne perde una puntata).
La novità più interessante (per ora) è The Following, la nuova serie Tv con Kevin Bacon partita negli Stati Uniti lo scorso 21 gennaio e in onda dal 4 febbraio su Premium Crime e Sky Uno (dal 2 per gli abbonati a Mediaset Premium). Scritta da Kevin Williamson (già creatore di Scream e Dawson’s Creek), parla di un ex agente dell’Fbi alcolizzato che viene richiamato al lavoro quando il serial killer (James Purefoy, una versione più giovane e sexy del dottor Hannibal Lecter) che aveva messo dietro le sbarre è tornato in azione. Come? Creandosi sul web una rete di followers (da qui il titolo), che uccidono al posto suo.
Consigliata a chi: ha almeno un account su Facebook, un’anima un po’ splatter, voleva essere Jodie Foster nel Silenzio degli innocenti.
Forse un killer non è la cosa peggiore che può capitarvi. Ad esempio, potreste finire tra le grinfie di Chloe, la terribile protagonista di Non fidarti della S*** dell’Interno 23, la nuova serie in onda dal 5 febbraio su Fox alle 22.25 con Krysten Ritter nei panni di una ragazzaccia bugiarda, ladra e dedita a sesso e sbronze, che si diverte a prendersi gioco delle sue coinquiline. La vittima prescelta è la svampita June, appena arrivata in città e rimasta senza casa e lavoro. La rivelazione della sit-com è James Van Der Beek, l’ex Dawson di Dawson’s Creek, che torna nei panni di se stesso, ma in versione ironica e (iper)egocentrica.
Consigliata a chi: ha avuto convivenze difficili, si fida troppo della gente, tifava per Pacey ai tempi di Dawson’s Creek (potreste cambiare idea).